giovedì 5 maggio 2011

La donna è come un'onda - John Gray



Una donna è come un'onda.
Quando si sente amata, la sua stima di sé cresce e cala con un movimento ondulatorio. È frequente che, raggiunto il culmine, il suo umore cambi di colpo e l'onda si infranga.
È però un fenomeno solo temporaneo. Una volta raggiunto il fondo, eccola risalire di nuovo, e sentirsi perfettamente in pace con se stessa. L'onda riprende slancio.
Quando l'onda è alta, una donna sente di avere abbondanza di amore da dare, ma durante la discesa prova un senso di vuoto interiore e il conseguente bisogno di riempirlo mediante l'amore. Sono questi i momenti in cui sente la necessità di un'operazione di pulizia emotiva.
Se nel momento di massima altezza dell'onda ha soffocato sentimenti negativi o ha rinnegato se stessa nell'intento di essere più amorevole, è inevitabile che durante la parabola discendente la percezione di questi sentimenti negativi e dei bisogni non soddisfatti diventi dolorosa-mente chiara. 
Sono questi i momenti in cui ha più bisogno di parlare dei propri problemi e di essere ascoltata e compresa.

Alcune donne dicono che questi momenti di “caduta” equivalgono al precipitare in un pozzo buio.
 Quando una donna scende nel “pozzo” è consapevole di stare affondando nel proprio inconscio e nell'incertezza emotiva. Può quindi sperimentare un'infinità di emozioni inspiegabili e sentimenti indefiniti. 
Può sentirsi inerme, sola o priva di sostegno. Ma poco dopo avere raggiunto il fondo, se davvero è convinta di essere amata e sostenuta, comincerà automaticamente a sentirsi meglio. Con la stessa subitaneità con cui è precipitata, si risolleverà e ricomincerà a irradiare amore.
In una donna, la capacità di dare e ricevere amore all'interno di un rapporto riflette generalmente il suo modo di percepirsi. 


Quando non è soddisfatta di se stessa, è anche incapace di mostrare accettazione e apprezzamento nei confronti del partner. Nei momenti bui, tende a sentirsi sopraffatta o più reattiva sul piano emotivo. Quando la sua onda si infrange, è più vulnerabile e ha bisogno di più amore. È quindi fondamentale che il suo compagno abbia coscienza di tale necessità, perché in caso contrario potrebbe rivolgerle richieste irragionevoli.

Quando è amata, una donna riluce di amore e gratificazione. Ingenuamente, le persone si aspettano che tale lucentezza duri per sempre. Ma pretendere che la natura amorevole della donna sia costante è come pretendere che il tempo non cambi mai e il sole splenda in continuazione. All'interno di un rapporto uomini e donne hanno i loro ritmi e i loro cicli. Gli uomini si ritraggono e poi tornano ad avvicinarsi, mentre nelle donne fluttua la capacità di amare se stesse e gli altri.
Molti uomini, commettono l'errore di cercare di impedire alla compagna di “toccare il fondo”. Pensano di doverla aiutare a risalire, senza capire che toccare il fondo è proprio ciò di cui le donne hanno bisogno per poter tornare a galla.

Quando la sua onda cominciava a infrangersi, la donna inizia a sentirsi sopraffatta. Invece di ascoltarla con attenzione, calore e simpatia, gli uomini spesso si sforzano di sollevarle il morale facendole capire che non aveva motivo di essere tanto turbata.

L'ultima cosa di cui una donna ha bisogno quando è “in caduta libera” è che qualcuno le spieghi perché non ha ragione di provare certe sensazioni. Ha invece la necessità di una presenza amorevole, di qualcuno che la ascolti e reagisca con empatia. Anche se un uomo non è in grado di capire appieno perché una donna si sente sopraffatta, può ugualmente offrirle il suo amore, la sua attenzione e il suo sostegno.

La tendenza a comportarsi come un'onda aumenta quando una donna vive un rapporto privilegiato. E essenziale che lei si senta sicura durante l'evolversi del proprio ciclo naturale. In caso contrario, farà di tutto per fingere che va tutto bene e soffocare i sentimenti negativi.

A una donna che non ha la sicurezza di poter scendere nel pozzo senza conseguenze negative, resta un'unica alternativa: evitare l'intimità e il sesso o reprimere e ottundere i propri sentimenti esagerando nel bere, nel mangiare, nel lavorare o nella sorveglianza. Neppure questo, tuttavia, le impedirà di precipitare periodicamente nel pozzo, con il rischio di emergerne in preda a un grave turbamento emotivo.

Probabilmente conoscete anche voi delle coppie che non litigano mai e che, tra la sorpresa generale, a un certo punto decidono di divorziare. In molti di questi casi, la donna ha represso i suoi sentimenti negativi per evitare litigi, finendo così per atrofizzare la propria capacità di amare.
Reprimendo i sentimenti negativi si soffocano anche quelli positivi e l'amore muore. Evitare litigi e discussioni è certamente opportuno, ma soffocare i propri senti-menti è sempre dannoso.

Quando l'onda di una donna si infrange, è arrivato il momento di una pulizia emotiva. Senza questa catarsi una donna perde lentamente la sua capacità di amare. La sua natura fluttuante viene ostacolata dalla repressione dei sentimenti e gradualmente lei diventa insensibile e arida.

Tra le donne che reprimono le emozioni negative e resistono alle normali fluttuazioni del loro stato d'animo, sono frequenti i casi di sindrome premestruale. Esiste una forte relazione tra la sindrome premestruale e l'incapacità di affrontare positivamente i sentimenti negativi. In alcune donne che avevano imparato a gestire i propri sentimenti, i sintomi della sindrome premestruale sono completamente scomparsi. 

Anche una donna forte, sicura e di successo sentirà di tanto in tanto l'impulso a scendere nel pozzo. Gli uomini commettono spesso l'errore di pensare che se la loro compagna ha successo nel lavoro sarà necessariamente immune dal bisogno di queste periodiche pulizie emotive. È vero esattamente il contrario.

Una donna che lavora è esposta a numerose forme di inquinamento emotivo e di stress. Cresce così il suo bisogno di un'operazione di pulizia emotiva. Analogamente, in un uomo, il bisogno di distacco può aumentare nei momenti di maggior tensione lavorativa.

Uno studio ha rivelato che di norma in una donna la stima di sé aumenta e diminuisce nell'arco di un periodo di tempo compreso tra i ventuno e i trentacinque giorni. Nessuna ricerca ha stabilito con quanta frequenza gli uomini si tendono come elastici, ma stando alla mia esperienza i tem-pi sono molto simili. Il ciclo di autostima di una donna non coincide necessariamente con quello mestruale, ma la sua durata media si aggira intorno ai ventotto giorni.

Quando una donna indossa la sua uniforme da lavoro è generalmente in grado di dimenticare le sue altalene emotive, ma tornando a casa ha bisogno che il compagno le fornisca l'appoggio tenero e amorevole di cui ogni donna sente la necessità.

E importante capire che la tendenza a scendere nel pozzo non influenza necessariamente la competenza professionale di una donna, ma incide in modo significativo sulla qualità delle sue comunicazioni con le persone che ama e che vuole vicine.

Una donna che non si senta di tanto in tanto incoraggiata a sentirsi infelice non sarà mai autenticamente felice. Per provare la vera felicità è necessario sprofondare nel pozzo e liberare, sanare e purificare le proprie emozioni. Si tratta di un processo naturale e perfettamente normale.

Per sperimentare sentimenti positivi quali l'amore, la felicità, la fiducia e la gratitudine, dobbiamo periodica-mente provare anche rabbia, tristezza, paura e dolore. Quando una donna scende nel pozzo, giunge per lei il momento di curare queste emozioni negative.
Anche gli uomini hanno la necessità di elaborare i loro sentimenti negativi in modo da poterne sperimentare di positivi. Quando un uomo si rifugia nella sua caverna, giunge per lui il momento di sondare ed elaborare in solitudine i sentimenti negativi.

Quando l'onda è in salita, una donna si sente soddisfatta di quello che ha. Ma durante la parabola discendente diventa consapevole di tutto ciò che le manca. Quando sta bene è in grado di vedere le cose buone della sua vita e di reagire. Ma quando la sua onda si infrange, tende a concentrarsi soprattutto sulle carenze.
Proprio come un bicchiere può essere considerato mezzo pieno o mezzo vuoto, una donna in fase ascendente percepisce la pienezza della sua vita, mentre durante la fase discendente ne scorge il vuoto.

Se ignorano che le donne sono come onde, gli uomini non sono in grado di capire e aiutare le proprie mogli. Precipitano nello sconcerto quando la situazione esterna migliora ma peggiora la qualità del rapporto. D'altro canto, un uomo consapevole di questa caratteristica femminile ha in mano la chiave per dare alla sua compagna l'amore che merita nei momenti in cui più ne avrà necessità.

lunedì 2 maggio 2011

Gli uomini sono come elastici - John Gray


Gli uomini sono come elastici. Quando li si tende, riescono ad allungarsi solo fino a un certo punto prima di scattare all'indietro. L'elastico offre una metafora perfetta per capire il ciclo dell'intimità maschile, un ciclo che comprende manovre di avvicinamento, di allontanamento e ancora di avvicinamento.


La maggioranza delle donne si stupisce nel accorgersi che anche quando è innamorato un uomo sente periodicamente il bisogno di allontanarsi prima di riavvicinarsi. Un bisogno, questo, che gli uomini avvertono d'istinto. Non si tratta di una decisione o di una scelta. Succede. Non è colpa di lui né di lei. È un fatto naturale.

Le donne tendono a equivocare questo atteggiamento perché di norma sono diverse le ragioni che le inducono ad allontanarsi. Una donna si ritrae quando teme che il compagno non capisca i suoi sentimenti, quando è stata ferita e ha paura di soffrire di nuovo, o quando lui ha fatto qualcosa di sbagliato e l'ha delusa.

Naturalmente anche un uomo può allontanarsi per motivi identici, ma gli succederà di farlo anche quando la compagna non ha commesso alcun errore. Pur amandola e fidandosi di lei, a un certo punto comincia a tirarsi indietro. Come un elastico teso, si allontanerà per poi tornare di sua spontanea volontà.

Un uomo si allontana per soddisfare il proprio bisogno di indipendenza o di autonomia. Non appena avrà raggiunto il livello massimo di tensione, ossia di allontanamento, proverà l'improvviso desiderio di tornare indietro. Raggiunta la completa separazione, avvertirà di nuovo il bisogno di amore e intimità. Automaticamente, si sentirà più motivato a offrire il suo amore e a ricevere quello di lei. Quando un uomo torna ad avvicinarsi alla compagna, riprende la relazione dal punto esatto in cui l'ha lasciata.
Non sente il bisogno di un periodo di transizione.

Quando è correttamente compreso, il ciclo interiore ma schile arricchisce un rapporto, mentre una mancata com prensione genera problemi assolutamente superflui. 
Se Lui si allontana e Lei gli impedisce di raggiungere la massima distanza (Azione che gli avrebbe consentito di tornare al suo fianco) andandolo ad assillare e non permettendogli di avvertire di nuovo il bisogno della propria partner, inconsapevolmente sta interrompendo un ciclo importante per l'intimità del suo compagno. 
Sforzandosi di mantenere l'intimità, l'aveva ostacolata.
Se un uomo non ha l'opportunità di allontanarsi, non riuscirà mai a sentire appieno il desiderio di riavvicinarsi alla compagna. È essenziale che le donne capiscano che, insistendo per una continua intimità o “correndo dietro”
ai loro compagni quando questi si allontanano, non faranno che indurli a cercare continuamente la fuga negando loro la possibilità di provare di nuovo un appassionato desiderio di amore.

Per dimostrare questo punto utilizzo un grosso elastico. Immaginate di averne in mano uno.
Cominciatea tenderlo tirandolo verso destra. Questo particolare elastico può allungarsi fino a raggiungere i trenta centimetri, dopodiché non può fare altro che tornare in dietro. E lo fa con una potenza ed un' energia considerevoli.

In modo analogo, quando un uomo ha raggiunto la massima distanza possibile, torna dalla compagna con un grosso carico di amore ed energia. Non appena è teso fino al limite estremo, comincia a subire una trasformazione che riguarda tutto il suo atteggiamento. L'uomo, che sembrava non interessarsi minimamente alla compagna, improvvisamente non può vivere senza di lei. Sta avvertendo di nuovo il bisogno di intimità. La sua potenza è tornata per ché il desiderio di amore e di essere amato sono stati ravvivati.

Si tratta di un fenomeno sconcertante per una donna; in caso di allontanamento, a lei è necessario un certo periodo di adattamento per riconquistare la perduta intimità. Se non riesce a capire questa importante differenza, sarà incline a non fidarsi dell'improvviso desiderio di intimità manifestato dal compagno e a respingerlo.

Anche gli uomini, tuttavia, hanno bisogno di comprendere la natura di questa differenza. 

Se manca la comprensione di questo ciclo, non c'è da stupirsi se le donne e gli uomini cominciano a dubitare del l'amore dell'altro. Incapace di capire che era Lei a impedire a Lui di ritrovare la passione, Lei arrivò inevitabilmente alla conclusione che Lui aveva smesso di amarla. Privato della sua possibilità di allontanarsi, non ritrova va in sé il desiderio di stare vicino alla compagna. Da questo a convincersi di non amarla più, il passo era breve.

Poi, dopo avere imparato a lasciare al suo compagno il suo spazio, Lei se lo trovò di nuovo vicino. Si esercitò allora a non corrergli dietro quando lo vedeva ritirarsi e a essere fiduciosa. Lui tornava sempre.

A mano a mano che la sua sicurezza cresceva, Lei cadde sempre meno spesso in preda al panico. Quando Lui si allontanava, non lo assillava e neppure si tormentava cercando di capire che cosa non funzionasse. Aveva accettato quell'aspetto del compagno e più imparava ad accettarlo, più le assenze di lui erano brevi. Quando cominciò a capire, Lui divenne più sicuro del proprio amore e fu in grado di impegnarsi. Entrambi avevano capito e accettato il fatto che gli uomini sono come elastici; l'acquisizione di questo segreto garantì il successo alla loro relazione.


Quando non capiscono che gli uomini sono come elastici, le donne rischiano facilmente di fraintendere le reazioni maschili. È tipico lo sconcerto che si crea quando lei dice: “Parliamo” e immediatamente lui si chiude in se stesso.
Proprio nel momento in cui lei vuole aprirsi e sentirlo più vicino, lui aspira ad allontanarsi. Una delle lamentele che si sentono forse più spesso è: “Ogni volta che voglio parlare, lui si allontana. Ho la sensazione che non gli importi nulla di me.”  La donna in questione finisce con il concludere, del tutto erroneamente, che il compagno non vuole mai parlare con lei.

L'analogia dell'elastico spiega come anche un uomo mol to innamorato possa staccarsi di colpo dalla sua compa gna. Questo non significa che non voglia parlare. Ha solo bisogno di un po' di solitudine; di un po' di tempo da passare con se stesso senza sentirsi responsabile di altri. Al suo ritorno, sarà di nuovo disponibile al dialogo.

In una certa misura, un uomo perde se stesso nel sintonizzarsi con la compagna. Nel percepire i bisogni, i problemi, i desideri e le emozioni di lei, corre il rischio di perdere contatto con se stesso. I periodi di allontanamento gli permettono di ristabilire i suoi limiti personali e di soddisfare il bisogno di autonomia.



( tratto da Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere di John Gray )

N.d.a. ho modificato alcune parti per eliminare i residui delle testimonianze cercando di mantenere comunque immutato il testo il più possibile.
EPS