mercoledì 13 maggio 2009

12 - Experience

“L’esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l’esame, e poi ti spiega la lezione”.
Credo che questo anno e mezzo di università mi stia facendo accumulare un’esperienza che cresce linearmente con l’andare delle lezioni, ma io inizio ad usare questa esperienza in maniera esponenziale quasi ad usarla tutta.
 La vita è un po’ come un gioco di ruolo. Si, come uno di quelli dove siamo all’inizio un povero personaggio, senza soldi, qualche vestito e un bastone per difendersi. Colpendo l’avversario e ammazzandolo la nostra esperienza sale, iniziamo ad avere più soldi, ad armarci meglio uccidendo così più velocemente il nostro nemico ed ottenendo così maggiore esperienza.
 “L’esperienza è il nome che diamo ai nostri errori.” Oscar Wilde
  
Il problema è come usare tutta questa mole di “dati” che queste esperienze ci danno. Dovete partire dal fatto che le esperienze non hanno segno. Non esistono esperienze positive o negative. Sono esperienze punto e basta. 
Il bello o brutto è dovuto solo ai sentimenti che noi associamo a tale esperienza. Ma di per se l’esperienza non ha segno.
E’ quello che ne facciamo dell’esperienza che ha un segno. Se noi utilizziamo bene quell’esperienza, se riusciamo a prendere le cose migliore che questa ci da, se miglioriamo allora questo ci porta a considerare questa una esperienza positiva.

Per ricollegarmi ad uno dei precedenti FLY, dobbiamo davvero dire grazie ai nostri partner che ci hanno lasciato. E’ quello che l’altra sera spiegavo ad una ragazza che si è lasciata un paio di mesi fa. Ma come posso farlo a lei lo posso fare a tutti quelli che stanno leggendo queste righe. Vi sarete lasciati da poco, ma se inizi a rammaricarti di tutte le occasioni perse e non cogli cosa ti ha dato la relazione. E’ come se nel gioco di ruolo continuassi a colpire  l’avversario ma non riuscissi ad ucciderlo e a non prendere i punti esperienza. La relazione cosa ti ha dato?
Amore? Ora sai amare un persona.
Felicità? Tristezza? Ora sai come goderti i piccoli momenti belli con il partner. 
Hai capito che tipo di partner ti interessa avere vicino.
 L’unica cosa che dovete però imparare a evitare è trovare subito una persona che assomiglia al/alla ragazzo/a che avete appena lasciato. Sarebbe come amare la persona che amavate prima. E non la persona che avete trovato adesso. Mentireste solo a voi stessi e illudereste chi da poco sta con voi. Per esperienze personale…se non trovate una persona affine subito dopo che vi siete lasciati.. trovatene una con un carattere esattamente opposto..così da capire cosa volete realmente.. Almeno così è per me..
Quando sento di persone che si sono separate da poco che dicono, ci sono state litigi e situazioni complicate, allora trovo una risposta semplice: Non eravate fatti l’uno per l’altra.
Il destino, sempre che ci crediate, ha voluto che voi vi incontraste e che imparaste una lezione da questa relazione. Se prenderete bene l’esperienza acquisita, avrete imparato un’altra sfumatura dell’arte di amare che non avevate prima.
Apprendere l’arte di amare è fondamentale per trovare la persona giusta.
Ricordo sempre che il principe azzurro cercherà la principessa azzurra.
Magari la vostra anima gemella passerà e voi non sarete stati pronti a riconoscerla o a tenerla stretta.
Ricordati l’Amore è un’arte..E richiede per questo forza e saggezza.